Young Art Hunters propone per questa edizione un progetto, formato a sua volta da diversi sotto-progetti che ne cambiano e trasformano la narrazione. Si apre il percorso espositivo con le fotografie permanenti della fotografa Emma Vitti, madre delle future generazioni, presentando tre serie importanti e di forte impatto visivo. Segue la sezione dedicata alle giovani promesse della fotografia con i progetti di Giulia Frump e Alice Brizzi, testimoni di un cambiamento che si è compiuto o che si sta lentamente compiendo, lasciando poi spazio ai progetti di Irene Vesentini e Ego Nauta dedicati all’attimo precedente al cambiamento, la paura e l’incertezza di quel che sarà, proposto attraverso epifanie visive congelate nell’istante prima di aprirsi alle infinite possibilità di un futuro incerto.