In custodia la luce
Porto nel taschino
un carillon con la tua voce
e arpeggi di violino.
Lo lascio suonare
per le vie del mercato
nei giorni di festa
di tintinnio di denari
ambulanti volgari
e fanciulle tristi.
Vorrei che mi portassi via
nella tua stanza di carezze e tepore
e non chiederò ma saprai:
spegnerai la luce,
accenderai una candela
e mi leggerai una favola.
poesia di Radice
Studio del giallo
Irene Vesentini
Fotografia
60x40cm