Neverland post 2

Neverland

NEVERLAND | Winter Contest 2021

A DIP IN THE PAST

Ciao a tutti e benvenuti!

Young Art Hunters è orgoglioso di presentare

NEVERLAND | A dip in the past


Siete pronti a tornare indietro nel tempo?

La passeggiata sul viale dei ricordi vi sta aspettando!

Vi ricordiamo che il pubblico potrà votare l’opera preferita attraverso un link in fondo a questa pagina 

La votazione inizierà ufficialmente alla fine dello streaming e si chiuderà alle 23.59 del 23 dicembre 2021.
Il vincitore sarà annunciato VENERDI 24 DICEMBRE 2021.

Il premio sarà una tessera YAH Artist per tutto l’anno 2022.

THE WINNER

Debora Cicconetti

Via del Mare

100×70 cm

m.t. on canvas

ARTISTI

Debora Cicconetti . Federica Lauda . Madriterra . Annalisa Parisii . Stefano Radaelli . Federica Raggi . Lynette Reed . Graziella Romeo . Gabriele Scanziani . Sketchinkbook . Claudia Tyborski . Irene Vesentini . Wordsandcolors . Elisa Ziero

si ringraziano

Luca Temolo Dall’Igna . Anna Pennati . Francesco Virgata . Marcello Clarizio . Vittoria Basile . Niccolò Misrachi

un ringraziamento speciale a

Almach Art Gallery

Locandina Illustrami 3 post

Illustrami 3

illustrami 3

Una performance tra pensieri e colori

Illustrami è un ciclo di mostre dedicate all’interazione tra arte e poesia, un progetto che ha avuto già un gran riscontro positivo e che prevediamo diventare sempre più grande. Per questa edizione abbiamo selezionato otto coppie, ciascuna formata da un artista e un poeta. La tematica è stata lasciata del tutto libera permettendo così ai partecipanti di poter lavorare senza alcun
vincolo rendendo l’esposizione una sorta di poetry slam, in questo caso, del tutto digitale.

I VINCITORI

Simone Croci

‘Unione I’

Digitale su Forex

60×60 cm

€200

‘Unione’

Noi, immagini simmetriche

parti speculari della stessa forma,

fondiamoci in un’unica materia

priva di senso e contesto,

se non per noi due

che ci siamo dentro.

Poesia di Isotta Ortonovi

Simone Croci

‘Unione II’

Digitale su Forex

60x60cm

€200

Bianca Beltramello

‘Cerne Ligatos Fune Peccatorum’

T.m su D-Bond

75×66 cm

€380

‘Dubbi’

Forse non c’era bisogno neanche di una parola

Forse c’era bisogno del silenzio

quel silenzio che urla

che fa male

Forse c’era bisogno di tempo

quel tempo che fa capire

che sa riparare

Forse c’era bisogno di un filo

quel filo invisibile che ti ricuce l’anima quando è troppo tardi

 

Poesia di Elena Pavin

‘Specchio’

Riflesso

Una lacrima riga il volto

Freddo vetro critico

Indifferente urla la verità

 

Frammenti di vetro

Si issano nell’anima

Giudici di uno sbaglio

Sorridono nemici

Poesia di Elena Pavin

Bianca Beltramello

‘Exsultabunt Ossa Humiliata’

T.m su D-Bond

70×50 cm

€380

Giulio Centurelli

‘In attesa del vento’

dalla serie Epifragma

2018

T.m. su mdf

70×60 cm

€1900

‘Tondo’

Catene
La pelle grida

Brividi di un corpo tondo in un mondo quadrato

danza di convulsioni in una crisalide di spine

un pugnale apre le finestre su un orizzonte lontano

vista abbagliante e pupille ristrette

riflesso
in un specchio deforme in un vicino irraggiungibile

voglia di volare in un cielo che è casa d’altri

incoscienza del vero

sordità al richiamo dell’Io

nuotare nell’universo

testamento del proprio DNA

Poesia di Nessuno

‘Affanno’

Ricerca folle nell’infinito oscuro

Speranza
nel sorgere di un Fiore

Paura
di terre inesplorate

Paralisi
in mare aperto

Quando la miglior via è
la più inaspettata

lasciarsi trasportare dal vento controllando la direzione del timone

Poesia di Nessuno

Giulio Centurelli

‘Lasciami andare’

T.m. su tela

63×53 cm

€600

Valeria Spina

‘Umanità violata’

Acrilico su carta

60×50 cm

€150

‘Temo che un sogno così…’

Dimmi che cosa ricordi, e capirò chi eri Spiegami la tua idea di mondo, e capirò chi sei Raccontami che cosa sogni, e capirò chi sarai

Questa notte ho sognato la classe dell’umanità, seduta in silenzio durante l’ora di Storia,

che imbarazzata riflette sui disastri commessi durante deliri di potenza,
tra ideali sbagliati, diritti negati, distacchi forzati, torture spietate, notti di botte e viaggi di morte.

Così, l’ufficiale tedesco nazista si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa
per l’Olocausto, per i gas, per i forni.

Così, il partigiano jugoslavo comunista si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa per i campi di prigionia, per gli eccidi delle foibe.

Così, il dittatore argentino e quello cambogiano si inginocchiano ai piedi delle loro vittime e chiedono scusa

per i sequestri, per i garage, per le torture, per i voli e i massacri.

Così, il soldato incerto si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa

per la guerra che non ha chiesto, per la causa che non voleva sposare, per quella volta in cui non voleva sparare.

Così, il cecchino fanatico si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa

per le morti per gioco e i colpi a punteggio.

Così, il terrorista si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa

per l’ideale che è scoppiato con le sue bombe, che è caduto con il suo aereo.

Così, il trafficante si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa

per il disagio ignorato, per la pietà negata.

Così, il mafioso si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa

per la violenza prepotente di proiettili e tritolo.

Così, il bullo si inginocchia ai piedi delle sue vittime e chiede scusa

per l’aggressività dei gesti e i ricatti continui…

Poesia di Francesco Di Donna

Niccolò Misrachi

‘Braci, i denti di un sorriso’

Acrilico su tela

60×50 cm

€300

‘C’è un tempo che non torna’

C’è un tempo che non torna

un gioco tra le ortiche

il tuo odore antico

di inverno sulle Alpi

di grano maturo.

E raccolgo ciò che resta

braci

i denti di un sorriso

il silenzio a festa finita

quei residui di spensieratezza

sepolti sotto al brusio dell’ora di punta

le manciate di ventre.

E mi impiccherò con le tue vene

se perderò il dono di guardare con eleganza

il tuo ingrigire

il diventare stanco.

E avrei voluto avere più tempo

quel giorno di Aprile

quando silenziosa e sola

dietro casa coglievi mughetti.

Poesia di Inpuntadimare

‘Percezioni fisiche generate dalla mente’

Fossero solo negli abissi

quei predatori che mi rendono preda

incubi solidi fatti sterpi

che annullano il significato

di spazio tempo e azione

nuoterei sempre a pelo d’acqua

con il volto rivolto a forza al sole.

Eppure

spartito di sole pause

mi giungono evanescenti

le note di Chopin

che provi a farmi bere

come gocce per l’ansia

mentre vedo e non sento

la tua mano carezzarmi il capo.

 

“Soffoco”

 

Ogni mio impercepibile gesto

è destinato a spezzarmi.

Ma quanto dura questa notte?

 

Mente mia

silenziati.

 

Silenziati.

Poesia di Radice

The Passenger

‘You’ll follow me down’

digitale su tela

70×70 cm

€180

VENDUTO

la.nutria.scomoda

‘Ritrovarsi’

T.m. su carta Modigliani neve

70×50 cm

€80

VENDUTO

‘Velo malinconico’

Rincorro la paura,

Come quando

fuori piove,

rimango dietro ai tuoi sogni,

Mentre i tuoi occhi

Brillano di delusione,

E cerco di non lasciarti fuggire.

Sale la malinconia,

Come quando la neve si scioglie

E mi smarrisco nelle bugie

Di un passato che non

Riesco a superare.

La tormenta nel tuo cuore,

Ci ha fatto perdere,

Anche se è arrivato il sole

E ci siamo ritrovati

Ad essere stravolti.

I nostri occhi restano comunque

Macchiati dal freddo.

Poesia di Sara Congiu

‘Oblio del sogno’

La luce fioca del giorno entra in punta di piedi nella stanza.

Sollevi lentamente le palpebre, ancora baciate dal sonno.

L’eco del sogno tuona nella mente,

fino a ridursi ad un pensiero fugace, lontano.

 

Le immagini, prima così vivide, si fanno nebulose.

Ti parlano, ma non riesci più ad udirle.

Ti prendono per mano, ma tu, ora, sei un estraneo.

 

La cornice inizia a sgretolarsi, vacillanti le certezze.

I luoghi divengono impenetrabili,

I sentimenti, così vivi, si fanno piatti e sbiaditi.

Le figure così familiari perdono un volto,

lasciandoti un senso di vuoto ed inquietudine.

 

La memoria, tua preziosa alleata, sembra fallire.

 

Serri gli occhi, tentando disperatamente

di aggrapparti a quel frammento di te,

di poter sbirciare ancora un po’ da quella finestrella,

prima che anche l’ultimo cassetto venga sigillato con impeto.

 

Clac. È tardi.

 

La luce del giorno spegne la luce del sonno.

Ma quelle sensazioni nessuno le spegne, mai.

Sembra te le abbiano cucite addosso.

Poesia di Maria Teresa Fidanzia

Sofia Bianchetti

‘Sogno’

T.m. su carta

70×50 cm

€80

VENDUTO

INVITO_COVER LQ

Cover

COVER

una collettiva di artisti che si sono confrontati attraverso le grandi icone musicali che hanno fatto la storia, sia per importanza che notorietà, da David Bowie a Lady Gaga, sarà un viaggio tra i più grandi simboli della cultura musicale.
Ad ogni artista è stato chiesto di esprimere e raccontarci, attraverso la sua tecnica prediletta e il proprio stile, l’icona che l’ha accompagnato durante gli anni, la propria canzone preferita piuttosto che l’album che ha rivoluzionato completamente il suo modo di affrontare la vita.
La mostra vuole dunque coniugare l’arte figurativa con la musica esponendo un fascino moderno e di riflessione attuale con il quale si vuol dare allo spettatore un contenuto ricco di qualità espressiva.

Isolation

Niccolò Brognara

China su carta

30x21cm

€120

We are the dead

Niccolò Brognara

China su carta

30x21cm

€120

La chiamavano bocca di rosa

Alessia Larotonda

Acrilico su tela

90x65cm

€230

Demiurgo

Niccolò Misrachi

Acrilico su tela

50x70cm

€240

VENDUTO

Untitled

Rebecca Cardillo

Acrilico su vinile 33g

diametro 30cm

€200

Ombre elettriche

Elia Panori

Tecnica mista su legno

130x40cm

€350

VENDUTO

Amanecer

The Passenger

Tecnica digitale

50x50cm

€180

Vivere

Valeriya Eremina

Tecnica mista su tela

60x100cm

€250

Nuova Mostra Streaming ILLUSTRAMI 2

Illustrami 2

ILLUSTRAMI 2

‘Una performance tra pensieri e colori’
Illustrami è un ciclo di mostre dedicate all’interazione tra arte e poesia, un progetto che ha avuto già un gran riscontro positivo e che prevediamo diventare sempre più grande. Per questa edizione abbiamo selezionato quattro coppie, ciascuna formata da un artista e un poeta. La tematica è stata lasciata del tutto libera permettendo così ai partecipanti di poter lavorare senza alcun
vincolo rendendo l’esposizione una sorta di poetry slam, in questo caso, del tutto digitale.

Letizia Zuffi

Un mondo dentro

T.m. su tela

50x40cm

€180

Il tuffo
L’assordante brusio del passato si insinua fra i pensieri,
riecheggiando prepotente nel tacito silenzio che ti avvolge.
Come un mare mosso che ti esplode nel petto,
i sentimenti ora s’infiammano, ora si fanno più mansueti.
Se prima le pause dettavano i tempi della tua vita,
ora le vedi dilatarsi all’infinito
scandendo ritmi a te ancora ignoti.
Se prima rifuggivi risoluta qualunque affanno,
mettendo a tacere i ronzii della mente,
ora l’evasione ti riconduce sempre a te stessa.
Così ti siedi, respiri.
Ti appropri con veemenza di spazi reconditi
e di nuovi pensieri, mai a te appartenuti.
Ti spogli dei finti costumi con i quali hai tentato di camuffarti
Per riscoprirti libera da ogni giudizio e capace di amarti.
Un tuffo nell’inappagabile ed inesauribile riscoperta di te,
Nel profondo oceano delle possibilità non perlustrate.
Il vertiginoso flusso delle cose ti trascina,
la leggerezza seduce la mente, l’indulgenza vince il cuore.
Sei nuda, sei viva, sei tu.

Poesia di Maria Teresa Fidanzia

Il peso della parola
Sul bianco sporco delle mie ossa cineree
che fingevo avorio,
ho incastonato una gemma
per ogni parola che avete pronunciato.
Volevo essere pura e cava
come un santuario scavato nella roccia,
una grotta su cui disegnare primitivi graffiti,
alfabeti di richiami originari.
Sul bianco sporco delle mie ossa cineree
che chiamate carcassa,
si è inciso a fondo
il suono d’ogni parola che avete pronunciato.
Non sono che marmo deturpato,
fragile e irriconosciuto perfino ai miei occhi.
La mia mente un vaso di bisbigli e io
incosciente Pandora continuo ad affogarmici.
Ho risalito Gange e Yamuna sino alla fonte
senza che l’acqua
potesse lavarne via la memoria.
Incespicava tra le costole,
scagliava al cielo bagliori più vivi
dei minerali che ancora non cesso di levigare.
Distesa su sabbia e ghiaia,
a palpebre strette,
ho chiesto alla corrente di trascinarmi a valle.
Ma lei ha visto più lontano di me.
Le albe in cui non vi sento
e presto ascolto,
riesco a sentire un vento leggero soffiare da est.
Mi sussurra che spazzerà via ogni mia guerra.
Sarò costellazione
di ametista e zaffiro.
Sarò,
finalmente,
il mio talismano.

Poesia di Elena Brambilla

Federica Raggi

The galaxy of melancholy pain

Tecnica digitale

40x30cm

€80

Irene Vesentini

Still (not) afraid of the dark

Fotografia

80x130cm

€220

Still (not) afraid of the dark
Anima fragile
Rendi la debolezza la tua forza più grande
E dalla consapevolezza rinasci, fiorisci
Più bella di prima
Il tempo si è fermato
Quando ti sei vista per la prima volta
Anima immortale
Custodisci il ricordo di ciò che eri
E dalla consapevolezza rinasci, fiorisci
Più forte di prima
Il tempo non sarà più un limite
Ora che ti sei vista per ciò che sei
Anima delicata
Difendi il tuo bisogno di essere libera
E dalla consapevolezza rinasci, fiorisci
Più leggera di prima
Il tempo è tornato a scorrere
Ora che hai ritrovato te stessa
Anima pura
Gioisci per il tuo modo d’essere
E dalla consapevolezza rinasci, fiorisci
Più luminosa di prima
Il tempo ti aiuterà a vivere nuovamente
Ora che hai imparato come splendere

Poesia di Rachele Boccadoro

I VINCITORI

Niccolò Misrachi

Balance

Acrilico su cartone

33x48cm

€200

Quarantena allo specchio
È una quarantena di attesa
calma apparente
impotenza frustrante
e meccanismi di difesa.
È una quarantena di preoccupazione:
ciò che non si vede crea timore,
ciò che non si sente crea rumore
ciò che non si conosce crea molta confusione.
È una quarantena di riflessione
su politiche sbagliate – sempre le stesse –
e sull’effetto domino (globale)
della sottovalutazione.
Non tutti hanno accettato e condiviso l’arresto costretto del quotidiano,
c’è stato persino chi l’ha rifiutato.
Lo stato di natura si palesa in un eccessivo, ancestrale, conato
che relega lo stato di diritto in secondo piano.
Infine ognuno ha compreso,
a suon di campane,
la gravità della situazione:
– con questo nemico nessun compromesso – ciascun ego è indifeso.
L’industria rallenta, l’economia rallenta, l’uomo rallenta.
La natura si riappropria delle città, del suolo, dell’acqua, dell’aria.
Le ferite dei marciapiedi si riempiono di erba,
come vene nel cemento e nelle fondamenta.
Sempre più netta la forbice sociale,
le disuguaglianze sono accentuate.
I ritmi della giornata sono scanditi da telefonate e videochiamate,
il contatto è ormai solo virtuale.
Che fine fa la compassione?
se, nel gergo, chiamiamo untore il soggetto positivo?
È un puro sentimento collettivo
o è relegata ad una canzone sul balcone?
Siamo in ansia per un parente, un amico, un vicino, un conoscente.
Aspettiamo il picco e il calo del picco,
notizie rassicuranti dall’amico dottore o dal telegiornale,
l’omelia salvifica e la conferenza del Presidente.
Proviamo un rinnovato sentimento di umanità
per un ciuffo fuori posto, aggiustato con garbo,
per un abbraccio alla croce, nel tempio deserto,
in preda al panico della fatalità.
Ci serva da lezione: una volte per tutte,
dovremmo decidere da che parte dirigere la nostra sorte.
Verso il solito sistema che si autodistrugge,
o verso un nuovo orizzonte che si autoproduce e si protegge.

Poesia di Francesco Di Donna

Ringraziamo tutti voi per essere stati con noi e cogliamo l’occasione per ringraziare soprattutto gli artisti che hanno partecipato a questa edizione di illustrami portando professionalità e qualità, elementi che per noi sono alla base di ogni nostro progetto. Ringraziamo anche Almach Gallery e Francesco Virgata, da sempre nostri collaboratori e sostenitori. Grazie ancora a tutti e alla
prossima mostra!

ITA