YAH ARTIST SINCE 2023
A TU PER TU
Ridammi un po’ di ciò che ero.
Non sono figlio della circostanza,
ma strenuo difensore di ciò che ci ha legati.
Perché mi hai dimenticato?
Hai buttato giù i raccordi
che tenevano in piedi il mio ego.
Di fronte, come in un duello,
che non combatterò.
L’epica del movimento e della luce
restituisce al tuo volto ciò che la parola infinge.
Una speranza ancora si snoda in uno sguardo,
risento tutte le mie lacrime
diventare in silenzio
illibata acqua viva.
A MARINA DI RAGUSA
È come se fossi ancora lì,
dove anche i pensieri diventano
ambrati,
prendono forme di dune
sinuose e indefinibili.
Anch’io come sabbia
mi sfarino,
mi faccio modellare dal vento,
finisco sulla pelle
o lungo la scia della strada…
Su quel lungomare
hanno transitato tanti miei sogni
innocenti.
Il cielo di Marina
sa che non sono ancora spenti.
Per questo ritorno
e sempre la magia si riaccende.
Non importa dove intanto
sia finita la vita.
Qui ritrovo me stesso
e soltanto la luna è la meta.
SU QUEL BALCONE
Otto anni fa ero sporto da questo balcone
quando uscisti per chiedermi
se fosse tutto a posto.
La tua voce lievemente tremava
e il tuo istinto materno voleva
prendersi cura di me.
Il mio cuore affondava in acque di tenebre,
come un singulto,
e non sapevo che dire.
Sembravi di tutti, ma non eri di nessuno,
un raggio di sole che scalda e trascende
ogni senso di misura.
Il flusso della vita era un’irrefrenabile corrente
nella quale eravamo disciolti,
tu un’aquila bianca che squarciava
il mio cielo di pece.
Dallo sciabordio delle pagine sfogliate,
dal sudore impresso sui banchi di scuola,
al tintinnio dei bicchieri festanti,
alle tue risa gioconde come baci di miele
nell’oscurità della notte,
tutto sembrava coperto da una magia,
e in ogni lacrima si nascondeva
il seme della rinascita.
Ogni tua azione sembrava troppo,
agli occhi di qualcuno eri scombinata,
una nota fuori dallo spartito,
per me eri l’unica melodia che si udiva
dai battiti meccanici.
Io ti amavo proprio per questo,
non per come si ama una donna,
ma per come si ama un essere umano.
Ricordo che un giorno piansi pensandoti,
la vita ha scelto di dividerci,
forse in fondo le nostre luci
si dovevano incrociare
solo per quello spazio di tempo.
Eppure mi chiedo lo stesso dove sia finita
quella luce.
Non dirmi ti prego
che questo mondo ti ha corrotto,
che qualcuno è riuscito a sporcare la tua innocenza,
che ti sei fatta erodere
dalla sostanza dei vermi che ti strisciavano
ai piedi.
Otto anni fa, su questo balcone,
ti chiedevi cosa provavo,
ora invece credi di conoscermi,
di sapere tutto di me,
oramai sono solo uno come tutti gli altri.
Allora con la stessa lucidità spiegami
perché dentro di me c’è ancora qualcosa di te,
qualcosa che non vuol morire,
e perché nella mia mente non riappari più
come prima,
ma nel mio cuore c’è ancora quella te
che non morirà mai.
Sei assorta così da sembrare
sempre in un altrove,
con i tuoi occhi profondi ed evasivi
che mi ricordano Roma.
Chissà dove sono in questo momento,
probabilmente in un altro antro di mondo
o forse rivolti a questa gretta realtà,
senza tanta poesia o giri di parole.
Parole, non hanno bisogno
di passare parole
lungo le tue gote scoscese,
lungo il solco disegnato dalle tue labbra…
Non bastano parole
per sfiorare i tuoi capelli biondi,
arsi, l’altro lato della luna
di questa mite e selvaggia
terra latina.
IL PRIMO MOMENTO
Vorrei tornare al primo momento in cui ci siamo conosciuti,
l’inconsapevolezza scandiva le nostre parole
e gli occhi sembravano vedere ciò che le parole
non possono dire.
Mi chiedo se davvero tu avessi colto la mia innocenza.
Il cammino della vita è irto,
soggetto a stress che forse non fanno parte di noi.
Ognuno ha tanti sé,
tante dimensioni che si sovrappongono,
che tutte fanno parte dello stesso essere.
Penso che non tutto possiamo controllare.
E allora mi perdonerai se ancora ti penso,
non per le logiche che sono subentrate dopo,
ma per quel momento in cui gli occhi
hanno visto ciò che le parole non possono esprimere.
Adesso mi vedrai sorridere se ci rincontreremo,
ma dietro la maschera c’è un dolore,
che è lo stesso che squarcia il cuore del mondo.
Ti sento lontana, sei assente,
ma il sentimento di quel momento palpita ancora di vita
e la forza che gli contrappongo
non è maggiore di quella di una piuma
che si solleva dal suolo
per un soffio di vento.
ILLUSTRAMI GREATEST HITS, ALMACH EDITORE, 2022
2023
YAD 3, illustrami 6, the yah factory, milano
2022
Ho visto i fiori volare, battuta a macchina
2015
riflessi, pagine
BIOGRAFIA
Alessandro Salemi nasce a Carate Brianza il 2 settembre ’91 e cresce a Besana in Brianza, precisamente nella piccola frazione bucolica di Brugora. Le sue origini sono siciliane, infatti confluiscono in lui aspetti di una sicilianità antica, trasmessi in particolare dal Nonno Luigi che è stato il suo mentore. Alessandro scrive poesie dall’età di 11 anni. Per lui scrivere poesie ha un po’ lo stesso senso che ha avuto il comporre musica per Amy Winehouse. Lei diceva “La musica è l’unica terapia che ho a disposizione per trasformare i miei fallimenti in vittoria”, Alessandro, parafrasando le sue parole dice che la poesia è lo strumento che ha per fare fronte alle sue emozioni e provare a cristallizzarle per trarne sollievo o metterne in risalto l’aspetto sublime. Le lettere hanno fatto parte della sua formazione; dopo le medie ha deciso di frequentare il Liceo classico, dove si è diplomo ma ha sempre vissuto le materie letterarie come una costrizione, per cui successivamente ha deciso di cambiare area di studi iscrivendosi prima in Giurisprudenza e poi in Scienze politiche. È grazie a Pier Paolo Pasolini che riscopre la bellezza e il valore di indagine delle lettere e anni dopo decide di riprendere gli studi ma questa volta scegliendo quelli giusti per se. Alessandro Salemi si laurea nel 2019 in Le4ere moderne, mentre ora è laureando di magistrale in Comunicazione. Dopo esperienze lavorative diverse è adesso collaboratore giornalistico con l’aspirazione di diventare professionista e provare a fare della scrittura un mestiere. Alessandro è felice di condividere le sue poesie con Young Art Hunters, un laboratorio di idee e creatività, per lui espressione di quella Milano illuministico-romantica sempre densa di novità e di vita.
young art hunters associazione ets
via bramante 13 20154 milano
97890630151