YAH ARTIST SINCE 2024
The essence is an evocative work that manifests itself as a scented wooden door emerging from a mound of earth. This door, however realistic and tangible, is useless: it cannot be opened. It appears in space as an island in the middle of a barren land, a destination at the end of an inner journey in search of self and essence. The door to 'the essence' is a metaphor for the existential journey. It represents the effort and commitment invested in the construction of a self that, in the end, remains inaccessible. The journey to discover the mechanisms of life is similar to wandering the sea and the land under the endless sky, day and night. It is an odyssey that requires one to go beyond the senses, to attempt to open an impossible door. In the space where the door emerges, the barren land suggests a destination reached after a long wandering. Yet, this door that stands before us, which we may have built ourselves with great effort, cannot be opened. This impossibility raises a profound question: does an essence really exist? Or is it all a mirage, an invention of our mind in search of meaning? A scent emanates from the wood of the door, a natural essence that permeates the surroundings. This smell is intense yet ephemeral, suggesting a presence that is both real and elusive. Perhaps, the essence we seek is not something to pass through or possess, but simply to perceive. Perhaps it is just an intangible scent.he essence sfida lo spettatore a riflettere sul significato della ricerca interiore. La porta, pur essendo inutilizzabile, diventa custode di una dimensione inaccessibile. L’odore del legno, che è suolo e profumo, rappresenta un’essenza che non può essere catturata o attraversata, ma solo vissuta nel momento.
The Cast-aways sculpture series explores the theme of the sinking of a natural form through the use of lead. These works are castings of pieces of branches, transformed into reliefs projecting a few centimetres. Presented flat and slightly raised, the sculptures cast a shadow or darkness beneath them, creating a visual effect of depth and weight. Lead, with its density and rough appearance, is used to evoke gravity and force that pull the branches downwards, like inert bodies adrift. This aesthetic choice is not only a visual reminder, but a tangible representation of the shipwreck of a natural form, which loses its lightness and vitality under the weight of metal. Cast-aways is a visual meditation on disintegration and loss of form. The sculptures invite the viewer to reflect on the fragility of nature and its ability to change under the influence of time and the elements. This series, with its powerful materiality, offers a profound reflection on shipwreck as an existential condition. Cast-aways è una meditazione visiva sulla disgregazione e sulla perdita di forma. Le sculture invitano lo spettatore a riflettere sulla fragilità della natura e sulla sua capacità di mutare sotto l’influenza del tempo e degli elementi. Questa serie, con la sua potente materialità, offre una profonda riflessione sul naufragio come condizione esistenziale.
Cast-aways series
Fabio Ingrosso
lead
var. 30x7x4cm
420
To leave, to disperse. Composed of two parts, one in wood and one in iron, this work represents two entities that separate and disintegrate. The wooden part is a trunk that, rotten on the inside, has been burnt on the damaged side, leaving the other side with its natural colouring. The trunk, twisted and disorganised, vulnerable and fragile, emerges from the combustion of lived experience. The iron part, made of welded and electrode-burned sheet metal, is patinated black on the inside. The blackened surface and rough appearance of the sheet metal contrast with the strength and hardness of the iron, suggesting a similar duality of strength and weakness, suffering. The two parts, placed opposite each other, are mirrored in form, like two separate halves that move apart but remain linked by a profound visual and conceptual bond. Both halves show the burnt side to the other, revealing their own scars and vulnerability, the fire that united them. It is a silent dialogue between two forms, two souls, two flames that have met, loved and burnt together, and that now disperse in space and time. Breaking up/apart is a reflection on separation and disintegration. The sculpture represents the pain and beauty of loss, the transformation that occurs when two once united entities break apart, taking with them the traces of their meeting and burning. It is a meditation on the complex nature of relationships. Breaking up/apart è una riflessione sulla separazione e la disgregazione. La scultura rappresenta il dolore e la bellezza della perdita, la trasformazione che avviene quando due entità un tempo unite si distaccano, portando con sé le tracce del loro incontro e della loro combustione. È una meditazione sulla natura complessa delle relazioni umane, sulla capacità di amare intensamente e di sopportare la conseguente distruzione. L’opera invita lo spettatore a contemplare le dinamiche della separazione e del cambiamento. Breaking up/apart non è solo una rappresentazione di due forme che si allontanano, ma una celebrazione della capacità di sopravvivere alla dispersione, delle cicatrici che rendono unica ogni forma.
The Al Vento esplora l’intrigante metamorfosi della materia, dove il ferro, solitamente sinonimo di solidità e resistenza, rivela le sue fragilità. Realizzate in lamiera di ferro, queste opere sono il risultato di un processo artistico che coinvolge la saldatura e la bruciatura della superficie, conferendo alle sculture un aspetto ruvido e vissuto, in cui le tracce di calore e l’erosione diventano protagoniste visive. Le forme sembrano sfidare il tempo e gli elementi, ma al contempo rivelano una sottile vulnerabilità. Le forme si disgregano sotto l’influenza delle forze esterne, si distruggono, perdono la loro identità. Ogni pezzo racconta una storia di trasformazione, dove la vita e la forma si disfano in un lento ma inesorabile processo di erosione ‘al vento’. Questa serie è una meditazione visiva sulla disgregazione. Le sculture di Al vento evocano l’immagine di corpi che lottano contro la propria dispersione, offrendo una riflessione profonda sulla fragilità della vita e sulla sua inevitabile fine. In un mondo in cui tutto sembra essere in costante movimento e cambiamento, queste opere invitano lo spettatore a contemplare la bellezza intrinseca della decomposizione.
inFusione series
Fabio Ingrosso
lead, iron, wood
var. 41x36x140cm
850,600,500
Including supports
inFusione è una serie di fusioni in piombo di ghiacciai concettuali immersi in un mare realizzato in pannelli di legno bruciato. Ogni pannello del ciclo di opere, sollevato a diverse altezze da una minima base di ferro, offre uno sguardo unico sul ghiacciaio che ospita, invitando gli spettatori a inFondersi nella visione. La disposizione delle opere in un ipotetico allestimento consentirebbe al pubblico di adottare diverse prospettive, posizionandosi in ginocchio, sulle punte dei piedi o in altre posture, creando un coinvolgimento fisico e sensoriale con le installazioni. Sul piano concettuale, “inFusione” articola due riflessioni. Da un lato, l’opera esplora tematiche ambientali, rappresentando un mare di legno bruciato che richiama l’attenzione sulla nostra responsabilità nei confronti del pianeta. Dall’altro, la riflessione è più intima, indaga la natura transitoria della vita e del tempo. Il ghiaccio, quale registro mutevole di storie passate, è un custode per la nostra esistenza immersa in un mare già bruciato. La fusione del ghiaccio in acque sempre più calde rappresenta la transizione inevitabile della vita stessa. inFusione sfida lo spettatore a considerare come le nostre storie siano conservate e distrutte dal ghiaccio del tempo. inFusione è una provocazione sull’essenza dell’esistenza umana, un invito a contemplare il nostro impatto sul mondo e a riflettere sul confine fragile tra la conservazione e la distruzione.
Solo
2023, Orme. Un sentiero di alberi – ombra del tem- po, brescia
2022, L’uomo assurdo, l’intensità della vita, Castellaro Lagusello
Collective
2024, illustrami 7, the yah factory, yah, milano
2024, Cicatrici, Residenza d’artista, Organico Perduca, Travo
2024, Si-O2 – Metamorfosi Visive, The YAH Factory, Milano
2023, Passione e Tradizione, S. Melzani, Sarezzo
2023, Casematte, Calicanto spazio arte, Brescia
2023, Anatomia dell’Essenziale, A. Rossoni e F. Ingrosso, Sarezzo, Villa Carcina
2021, Avvicinando la Natività, Museo Diocesano, Brescia
Biography
An artist and musician, he also works under the pseudonym _doo_t. (Death of the Olive Trees). From 2021 he is studying Sculpture at the Santa Giulia Academy of Fine Arts, Brescia, while working as creative director in an advertising company. Since 2023 he has been following a training path with Stefano Bombardieri. Born in Lecce in 1994, he has lived in Brescia, Milan, Copenhagen, Malta, Madrid, Paris, London, Melgven in France and Geneva. Travel and illness, which he lived with throughout his adolescence, were decisive experiences in the development of his artistic aptitude. In 2023, he won the audience prize at the Filosofi lungo l’Oglio artistic contest with the work ‘Not Having Enough Desire Nor Breath’.
young art hunters associazione ets
via bramante 13 20154 milano
97890630151